Tenuta San Giorgio prima parte

 

......."il piave mormorava caldo e placido al passaggio dei primi fanti il ventiquattro maggio"... da queste poche parole avete già capito in quale contesto territoriale il vostro Gulliver vi ha portato per la sezione I maestri del Gusto. Per la precisione ci troviamo presso le Grave di Papadopoli; uno dei luoghi simbolo della Battaglia del Solstizio dove migliaia di ragazzi perserò la vita per la conquista di questo prezioso lembo di terra.

In questo contesto pieno di storia e sangue vi presento la Società Agricola Tenuta San Giorgio impersonificata in questa lunga intervista dalla figura di Marco Tombacco; proprietario dell'azienda.

 

Quest'azienda a conduzione famigliare entra nel 1982 all'interno del mondo del vino e nel corso degli anni grazie ad un'attenta politica commerciale è cresciuta piano piano diventando un punto di riferimento per l'intera zona Piave Doc.

Ad oggi l'azienda gestisce l'interno ciclo di vita del vino a partire dalla vinificazione alla presa di spuma per i prosecchi fino all'imbottigliamento. Con i suoi 70 ettari dispersi tra la zona del Piave e quella del Colli Euganei supera il milione di bottiglie l'anno.

 

 

 

Delle diverse linee di produzione che la tenuta offre quella che va per la maggiore è il Prosecco sia in versione Brut (specialmente per il mercato tedesco) che quella Extra-Dry (mercato Nord-Europeo ed Americano).

 

 

 

 

Questo successo secondo il Signor Tombacco è dato dalla particolare conformazione geologica del terreno che si fonda su tre elementi : sasso; sabbia e limo.

Questi tre elementi conferiscono alla Glera una buona acidità e dei profumi importanti che non si riscontrano per esempio nei Prosecchi prodotti nella zona di Oderzo o quella di PortoBuffolè dove a causa di un terreno più pesante si punta più al corpo del vino che sull'aroma.

Al naso le note aromatiche di pera e mela sono intense e coinvolgono pienamente i nostri sensi.

 

Lo stesso colore giallo paglierino tenue conferma l'idea di un Prosecco improntanto più sulla ricerca dell'aroma che sul corpo stesso.

Tralasciando gli altri interessanti prodotti della Tenuta San Giorgio dal Chardonnay al Pinot Grigio delle Venezia la mia attenzione si è soffermata su un particolare vino frutto di una lavorazione intensa, tortuosa e complicata : Il Brumanera.

Cari Gulliveriani per scoprire questo vino dal nome intrigante che richiama la natura selvaggia ed indomita dovrete aspettare la prossima puntata.

 

 

 

Un saluto dal Vostro Gulliver.