Birra Cittadella (seconda parte)

Eleganza,Istinto, Emozione

Cari amici rieccoci alla seconda parte della nostra lunga ed interessante intervista che Giovanni Simionato fondatore di Birra Cittadella ha concesso al vostro esploratore del gusto.

Se non sbaglio vi avevo messo in attesa per quanto riguarda il processo di creazione del logo e del relativo packaging che fin da subito mi ha colpito per alcune sue peculiarità ma procediamo con calma. “L'oriente e la sua filosofia” mi spiega Giovanni “E' sempre stata fonte d'ispirazione per me ed è per questo che ho deciso d'utilizzare il simbolo dell' Enso per rappresentare Birra Cittadella"

"Questo simbolo viene considerato il cerchio degli artisti e per la filosofia zen solo un'artista od una persona che sia mentalmente in armonia possiede la capacità di disegnare con una sola pennellata un cerchio perfetto. Si tratta comunque di un cerchio particolare perché essendo aperto da un'estremità trasferisce la sensazione a chi l'osserva d'inclusività sociale e di apertura verso l'esterno rompendo così con il concetto tradizionale che invece vede nel cerchio la rappresentazione dell'esclusione”

In effetti, se ci pensiamo bene, un mastro birraio può essere tranquillamente paragonato ad un artista e di conseguenza l'idea del mio intervistato quadra perfettamente, ma è stato lui stesso a dirmi che più di una volta ha incontrato dei clienti che hanno visto qualcosa di diverso rispetto all'Enso orientale: c'èra chi vedeva le mura di Cittadella, altri l'impronta della bottiglia fresca quando la lasci sul tavolo ed altri ancora si sono immaginati la vista dall'alto di un boccale di birra.

Insomma cari amici, l'intuizione di Giovanni si è rivelata più giusta che mai: un simbolo poliedrico che da ai clienti ampio spazio alla propria immaginazione anche perché esso rappresenta semanticamente qualcosa che sta per qualcos'altro ed è giusto ognuno veda quello che vuole.

 

Ovviamente il packaging è stato costruito sullo stile del logo con la creazione di un'etichetta dal forte impatto visivo dove il richiamo della città appare evidente con i “Merli” nella fustella ma non è l'unica particolarità perché Giovanni ha deciso d'utilizzare un materiale particolare per l'etichetta: il prolipropilene satinato.

L'eleganza è il filo conduttore che ha portato il mio intervistato a fare delle scelte precise sia a livello grafico che di materiale perché come lui stesso rimarca “Per me Birra Cittadella non è solo un prodotto, per me deve essere un'emozione; che si trasmette coinvolgendo tutti i cinque sensi. Quindi per me è stato spontaneo pensare anche alle suggestioni tattili, creando un'etichetta cosi particolare”.

 

 

Nel continuo della nostra intervista emerge in maniera chiara come l'arte costituisca una base fondante sulla quale Giovanni ha costruito la sua essenza ed il suo modo di vedere l'esterno perché secondo lui tutte quelle persone che creano mettendoci letteralmente le proprie mani sopra sono degli artisti; da chi dipinge passando per chi compone o chi come lui lavora con i lieviti ed i luppoli.

Ed è proprio questa passione per l'arte e tutte le sue forme che ha spinto il mio intervistato a contattare Morgan per proporli di divenire per una sera testimonial di Birra Cittadella “Considero Morgan non solo un gran musicista dall'impressionante cultura artistica ma anche un personaggio d'impatto e di conseguenza ideale per lanciare il mio progetto” e dopo vari tentativi Giovanni è riuscito a portarlo a Cittadella dove ha tenuto un entusiasmate concerto il 18 marzo di quest'anno davanti a centinaia di persone che son state letteralmente rapite dall'estro e dalla creatività musicale di Marco Castoldi, in arte Morgan.

Amici, direi che non c'è d'aggiungere molto altro a questa lunga intervista nella quale abbiamo scoperto una realtà giovane, interessante ma nello stesso tempo con idee già chiare e precise su cosa vorrà fare da grande.

Amici del Gulliver alla prossima intervista.