Latteria Friulano

"L'ultin bocon al è chel ch'al ingrasse"

(L'ultimo boccone è quello che ingrassa - proverbio Friulano)

Cari topini; rieccoci in una delle terre ad un più alto tasso caseario d'Italia: Il Friuli Venezia Giulia. Questa volta non vi porterò su in cima ad ammirare i monti dove le aquile svettano gagliarde nel cielo; bensì andremo a fare un salto in quella parte della regione poco conosciuta ai molti perchè non considerata un'interessante meta dal punto di vista naturalistico : la provincia di Pordenone. In questa zona prevalentemente pianeggiante, ai confini con la provincia di Treviso, vengono prodotte alcune tipologie di formaggi che pur seguendo le tecniche casearie usate per il Montasio non rientrano della DOP, ma prendono semplicemente il nome dal caseificio che li ha creati. 

Si tratta di un formaggio di latte vaccino che fonda la sua forza sulla lunga maturazione (circa 20 mesi). Questa peculiarità deriva dal fatto che l'antica cucina tradizionale friulana richiedeva l'utilizzo di formaggi molto invecchiati come accompagnamento sia alla polenta sia alle carni lavorate.

Oggi dal punto di vista commerciale e produttivo questo formaggio sta morendo a causa della predominanza del Montasio sulle cucina italiane. A sua difesa ci sono alcuni chef locali che stanno tentando d'usare questo formaggio in alcune rivisitazioni enogastronomiche perchè non è formaggio che si può degustare a crudo senza un piatto d'accompagnamento.

 

 

Dal gusto deciso e con una piccantezza presente a causa dell'invecchiamento prolungato. Occhiuatture non diffuse ma presenti; da notare che nelle latterie giovani tali occhiatture consegnano al palato sapori di dolcezza. Struttura granitica e rocciosa. La Latteria deve essere scagliata come sezione di taglio attraverso l'utilizzo di uno specifico coltello che incida la pasta. Successivamente viene tagliato a roccia come il Parmigiano.

Colore giallo paglierino carico.

 

 

 

Un formaggio di questo spessore richiede un vino d'accompagnamento altrettanto importante ed è per questo che a mio avviso un Cirò di Calabria con il suo sapore secco e caldo potrebbe fronteggiare la piccantezza di questo formaggio stagionato.

Il Cirò con il suo corpo robusto ed i suoi tannini vellutati dovuti dall'invecchiamento si potrebbe rivelare la scelta giusta.

 

Alla prossima fetta dal vostro Gulliver.