Gaio "Livio Soria"

Amici del Gulliver; questa volta il vostro amico e consigliere del gusto vi presente dalla sua personale cantina questa proposta o come la chiamo io "chicca enologica" proveniente dalla citta di Calosso in piena provincia Astigiana. Siamo di fronte ad un interessante esperimento elaborato da questa piccola azienda agricola locale che proprone questo blend frutto dell'assemblaggio di tre uvaggi più o meno conosciuti che si lavorano in questa terra quali il Barberba (vinificato in bianco), il Cortese, la Favorita e lo Chardonnay. In un terra a forte, se non fortissima vocazione "Rossa" questo vino ha attirato la mia curiosità.

 Al primo esame visivo emerge un bel colore giallo paglierino ma in controluce possiamo osservare la presenza d'alcuni flebili riflessi verdolini; da notare che alla prima mescita s'è manifestata una lieve effervescenza tipici di alcuni vini bianchi giovani a causa della presenza di una certa quantità d'anidrire carbonica al suo interno che si è manifestata anche a causa delle basse temperature di servizio con le quali la degustazione s'è svolta.

 

 Al naso si sono percepiti con una dicreta intensità e persistenza aromi di frutta lievemente acerba come la mela verde e la pera ma va sottilineato un finale lievemente agrumato.

In bocca si presenta fresco e vivace a causa della sua buona acidità. Leggero di corpo. Nel complesso v'è una media intensità gustativa anche per quando riguarda la sua persistenza all'interno del nostro palato, ma che risulta conforme con quello che abbiamo percepito al naso.

In generale è un vino equlibrato sia dal punto di vista olfattivo e gustativo dove la leggerezza si dimostra la sua arma vincente.

 

 Questa proprosta può rientrare tranquillamente in quella famiglia dei vini bianchi freschi d'accompagnamento a carni bianche alla griglia od alla classica fritturina di pesce.

Al prossimo bicchiere dal votro Gulliver.