Grillo “Feudi Arancio” – Annata 2014

Cari amici del Gulliver da quanto avete potuto leggere in questi mesi la Sicilia rappresenta uno dei più importanti bacini esplorativi al quale attingo, ed anche in questo caso ci troviamo a parlare di un’altra proposta vinicola proveniente da questa terra baciata dal sole: il Grillo. Anche in questo frangente si tratta di un vitigno autoctono siculo che nacque nel 1874 dalle mani dell’agronomo Antonino Mendola che cercò d’elaborare una varietà ibrida prendendo come genitori il Cataratto ed il Moscato d’Alessandria con il quale si produce lo Zibibbo.

 Il nostro occhio viene colpito da un buon colore giallo paglierino con importanti riflessi verdolini ed al bicchiere si presenta con una buona consistenza. Alla cosiddetta prova degli archetti abbiamo notato la formazione di archi non troppo ampi nei quali la goccia scendeva con una discreta velocità.

 

 All’olfatto immediatamente percepiamo un discreto ma non troppo persistente aroma di fiori d’arancio; i quali pian pian che la temperatura aumenta diminuiscono d’intensità a favore di un vero e proprio aroma di frutti agrumati come l’arancia ed il limone.

In generale possiamo dire che c’è una discreta ampiezza olfattiva, ma non trascendentale come ho riscontrato in altri vini suoi colleghi. Gli aromi al naso si presentano puliti e franchi senza alcun disturbo.

Al gusto invece c’accorgiamo della sua buona sapidità e freschezza che rimane in bocca con una buona persistenza.

 

 L’alcolicità (13%) seppur presente è stata gestita in maniera elegante dando al vino un corpo intermedio adeguato alla tannicità del vitigno.

A mio parere è un vino discreto che può essere utilizzato per fare bella figura a tavola con gli amici.

 

Al prossimo bicchiere dal vostro Gulliver.