Golosaria on the road – Tappa a Treviso.

Amici lettori; se vi ricordate bene già lo scorso anno mi ero recato in una di queste tappe itineranti legate al mondo Golosaria.

Per chi non lo sapesse, gli eventi Golosaria sono organizzati dall’associazione “Club di Papillon” fondata nel lontano 1992 dal critico enogastronomico Paolo Massobrio. Tale organizzazione raccoglie migliaia di piccole e medie realtà agroalimentari italiane che in eventi come questi hanno la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico.

Per fortuna; questo tour del gusto capitava a pochi passi da casa mia e quindi non potevi esimermi da fare un breve giro per assaporare e degustare le golosità presenti all’evento. Dal punto di vista numerico vi erano pochi produttori vuoi anche per la dimensione del luogo (Camera di Commercio di Treviso) ma ho trovato diverse chicche enogastronomiche molto interessanti che vale la pena di farvi conoscere.

Prima di entrare nello specifico; una nota di merito va sia alle degustazione guidate (interessanti ed istruttive), sia alla piccola enoteca adibita ad hoc per l’evento. La selezione dei vini (ovviamente del Nord-Est) si è rivelata interessante ed anche un po’ fuori dagli schemi classici con etichette sorprendenti.

Finiti i preamboli ora si fa sul serio con la prima azienda agricola che prende il nome di Il Mio Orto.

Questa piccola realtà trevigiana, per la precisione di Mareno di Piave, presente con il Signor Ezio Casagrande si è specializzata nella trasformazione della frutta e verdura coltivata in orto in prodotti che si possono consumare per tutto l’anno.

Se pensate che si tratti delle solite marmellatine o confetture prodotte dall’agricoltore di turno vi sbagliate di grosso perché i loro prodotti sono tutto furchè banali. Si va dalla confettura di lampone e cioccolato o more e cioccolato, a quelle molto più esotiche come cetriolo e vaniglia per poi passare alle gelatine di vari tipi: all’aglio, all’acqua di pomodoro ed a tante altre.

“Questa realtà” sottolinea il mio intervistato “E’ partita affittando dei terreni ai nostri amici per farsi l’orto e poi dopo averne creato uno nostro abbiamo aperto un piccolo laboratorio dove insegnavamo alle persone le tecniche di conservazione dei prodotti dell’oro..questo luogo è diventato sia un luogo d’insegnamento che di sperimentazione”

 

 

“Nelle nostre confetture” rimarca il mio intervistato “Non usiamo zuccheri raffinati perché l’unica aggiunta che facciamo è quella del mosto d’uva….pensa che la nostra confettura tocca una concentrazione massima di zuccheri pari al 45%...uno scarto non da pochi rispetto al 55% delle confettura extra od il 65% di quelle classiche”

In effetti la differenza da buon goloso che sono si sente eccome.

Interessante dal punto di vista gustativo si è anche rivelata la gelatina al peperoncino.

 

Al di là delle confetture; al Signor Casagrande brillano gli occhi quando si parla delle loro acque vegetali, soprattutto per quella al pomodoro

“Per questo prodotto” evidenzia il mio intervistato “Ci sono voluti ben sei mesi di lavorazione e studio ed oggi grazie all’estrazione a freddo riusciamo a ad ottenere fino all’80% in peso d’acqua dal pomodoro…questo ci ha portato a promuovere sul mercato un prodotto assolutamente stabile e trasparente…ad oggi siamo gli unici ad offrire questo prodotto a livello di conservabilità in bottiglia”

Pensate che l’unico trattamento termico che subisce quest’acqua di pomodoro è la pastorizzazione per la conservazione. Un ottimo prodotto per tutti gli amanti della cucina! Che dire di più su questa interessante realtà? Una sola cosa: andate a trovarli nel loro piccolo laboratorio perché tornerete a casa soddisfatti.

Lasciato questo piccolo mondo agricolo ci dirigiamo verso la provincia padovana per conoscere la seconda realtà artigianale da me intervistata.

Si tratta della Pasticceria Marisa sita ad Arsego (PD) che all’evento era presente sia con il suo fondatore Cantarin Lucca che con il suo braccio destro Sandrin Claudio; ed è stato proprio quest’ultimo a finire simpaticamente sotto le mie “grinfie”.

Nata relativamente da pochi anni (2002) come evoluzione di una gelateria artigianale ha fatto della qualità il suo faro giuda come sottolinea il mio intervistato “Tutto il processo dalla selezioni delle materie prime, alla tecnologie utilizzate per la lavorazione fino alla messa a punto di un nuovo programma di formazione per chi entra nel nostro staff è improntato a creare un prodotto della massima qualità per soddisfare le esigenze della clientela”.

Per i golosi si tratta di un vero e proprio regno del gusto la loro offerta è assai vasta: dalla pasticceria mignon alle torte; fino ai classici Panettoni e Colombe di Pasqua per le feste comandate (pensate che ogni giorni sfornano 23 tipi di croissant diversi fatti tutti con lievito madre!!!)

 

 

Tutta questa golosità era ben rappresenta dalla loro punta: il biscotto Cioccolato e Sale Maldon.

“L’idea” sottolinea il Signor Claudio “Di creare un biscotto con questi due elementi è data dal fatto che il sale maldon, proveniente dall’East End Inglese, essendo sapido ma non salato esalta l’aromaticità del cioccolato senza sovrastarlo…infatti esso una volta in bocca provoca quella leggera salivazione che prolunga le sensazioni di piacevolezza e dolcezza che il biscotto stesso possiede”

 

 

Inoltre; lo stesso cacao viene dal Madagascar le quali piante crescono vicino al fiume Sambirano. Uno dei posti più vocati al mondo per la produzione di questo prezioso nettare.

Una vera bontà credetemi.

“Con i nostri prodotti” continua il mio intervistato “Vogliamo trasmettere alle persone il concetto che se si mangia meglio ma meno ci si guadagna in salute e soddisfazione”.

Sicuramente hanno colpito nel segno e se non potete andarli a trovare dal vivo con il loro nuovo laboratorio appena rimodernato (400 metri quadri) vi consiglio di sbirciare il sito internet della pasticceria perché sono dotati di un goloso e-commerce!

Amici del Gulliver; la mia giornata termina qua e spero che queste due realtà vi abbiamo risvegliato l’appetito.