Noccioline con cime e crema di broccoli
Noccioline con Cime e Crema di Broccoli.
Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare!
(Dal film Ratatouille)
Questa volta il nostro cuoco in incognito “Pepe il Portoghese” ci presenta un primo piatto semplice, prettamente autunnale data la presenza del broccolo, tutto sommato neanche tanto costoso, con pochi ingredienti che però se valorizzati al meglio con le dovute accortezze daranno ottimi risultati.
L'accortezza principale della ricetta sta nella cottura della pasta che intanto verrà lessata nell'acqua di cottura dei broccoli metà del tempo, per poi essere ultimata in padella con le cime e la crema di broccoli ottenuta da una parte delle stesse frullate.
Crema che dovremmo fare molto fluida, anzi quasi liquida, proprio perché l'amido che cederà la pasta in padella incontrando tutta quest'acqua (però molto saporita) man mano che arriverà a cottura formerà una bella crema che avvolgendo bene ogni nocciolina, la impregnerà al meglio del sugo che abbiamo creato.
Abbiamo anche la possibilità di aggiungere le acciughe a chi piacciono, oppure aggiungere qualche altra verdura, ad esempio i peperoni o i pomodorini che stanno molto bene (magari nei brevi periodi in cui queste verdure con stagionalità diverse s'incrociano).
Non mettendo il parmigiano in mantecatura, o eventualmente le acciughe potremmo anche dichiararlo un piatto vegano.
Puzzone di Moena
Puzzone di Moena
“I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi”
(Gothe)
Quali parole migliori, se non quelle di un grande scrittore, servono per descrivere lo scenario dolomitico protagonista di questa nostra nuova avventura enogastronomica. Siamo nel Profondo Nord d’Italia e più precisamente nella Val di Fassa dove le radici ladine sono ancora ben presenti e piantate nella roccia. In queste terre dove il sole dall’alba al tramonto dipinge di rosa le cime dei Monti Pallidi trasformando Moena in un vero e proprio paese delle favole, nasce questo formaggio di malga che i locali chiamano “spretz tzaorì".
Il Puzzone può essere considerato la punta di diamante della proposta casearia locale perché a differenza del Cuor di Fassa e del Nostrano di Cavalase (formaggi a crosta lavata sempre della zona) è riuscito ad ottenere il riconoscimento come DOP.
Il Puzzone si presenta con una crosta esterna color arancio ed al tatto risulta untuosa e caramellosa.
Questa particolare caratteristica è tipica dei formaggi a crosta lavata frutto di un lavaggio tri-settimanale con acqua e sale e di una maturazione in celle umide.
Opale
Opale -Vermentino di Sardegna Doc “Cantina Mesa” - Vendemmia 2014
Quella splendida isola incastonata nel cuore del Mar Tirreno chiamata Sardegna ci offre da sempre vini di una certa qualità e ricercatezza. In questo caso dalla mia personale cantina vi propongo questo Vermentino proveniente dalla zona del Sulcis.
I nostri occhi sono subito rapiti da un giallo paglierino intenso con spiccati riflessi dorati se poniamo il bicchiere in controluce. Se effettuiamo la rotazione del bicchiere per verificare la sua consistenza notiamo che gli archetti fanno fatica a scendere, segnale questo di un vino che presenta una buona carica a livello di glicerina che scopriremo più avanti.
Viognier
Viognier Umbria Bianco IGP Porticina “La Carraia” – Vendemmia 2020
Molti non sanno che in terra Umbra hanno trovato rifugio diversi vitigni di origine francese come il Viognier. Questo particolare vitigno coltivato principalmente nella Valle del Rodano settentrionale è stato introdotto in varie coltivazioni del Centro Italia intorno agli anni 2000.
In particolare, hanno verificato come tale vitigno esprima alti valori nella zona orvietana grazie alla presenza del Lago di Bolsena e quello di Corbara.
Il potere dell’acqua di lago combinato ad una costante brezza esaltano il lato aromatico di questo vitigno.
Ai nostri occhi si presenta con un giallo paglierino abbastanza scarico con riflessi verdolini. Riflette splendidamente alla luce del sole (possiamo definirlo cristallino tendente al brillante). Dopo aver roteato il bicchiere notiamo che si formano archetti molto larghi che scendono velocemente lungo le pareti del bicchiere.
Passerina
Passerina “San Lorenzo Vini” - Vendemmia 2019
Amici del Gulliver, questa volta la mia cantina vi porta nel nord dell’Abruzzo in provincia di Teramo per scoprire questo vitigno coltivato nella fascia adriatica centrale: la Passerina.
Questo vitigno è presente (anche se con una produzione limitata) dalle coste romagnole fino a Pescara. In passato, veniva considerato un vitigno complementare per “tagliare” il Trebbiano ma negli ultimi anno molte aziende hanno deciso di vinificarlo in purezza realizzando interessanti vini.
Per la precisione, questa Passerina proviene dai Colli Aprutini che si trovano nel primo entroterra abruzzese non molto distante dalle coste.
Ai nostri occhi, si presenta con un bel giallo paglierino cristallino tendente al brillante per come riflette all’interno del bicchiere la luce del sole.
Dalla rotazione del bicchiere notiamo la formazione di archetti abbastanza larghi che scendono con una discreta velocità lungo le pareti del bicchiere, segnale che si tratta di un vino dalla discreta consistenza.